di Antonio Facchin
Per la prima volta alla conduzione di un programma di cui è anche autore, Alessandro Barbero, lo storico più amato dal grande pubblico, debutta su La7 con In viaggio con Barbero – Democrazia e dittatura. Primo di una serie di appuntamenti speciali, Democrazia e dittatura farà seguito al ritorno di Lilli Gruber e di Ottoemezzo, quindi alle 21.15 di lunedì 11 settembre. Il programma avrà un’introduzione in cui Barbero parlerà della storia quale chiave di lettura della realtà fattuale. Per poi entrare nel merito delle due più antitetiche tra le forme di governo con una lezione spettacolo. Con l’obiettivo di appassionare a suo modo un pubblico sempre più vasto.
Alessandro Barbero storico digitale (suo malgrado)
Accademico (dopo un dottorato di ricerca alla Normale di Pisa) ed esperto di storia medievale e di arte bellica, Alessandro Barbero ha vinto un premio Strega nel 1996 con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. È autore di numerosi saggi fra cui quello su Dante (2020, Laterza) ci illustra il sommo poeta nella sua quotidianità. Quella quotidianità che poi, come spesso accade, diventa storia. Barbero esordì nel 2007 in tv a SuperQuark, iniziando poi a partecipare al Festival della mente di Sarzana. E proprio con le lezioni di Sarzana approdò, grazie al lavoro di solerti fan, su YouTube dove, da allora, migliaia di followers apprezzano i suoi lunghi interventi sul canale Alessandro Barbero Fan Channel.
La sua straordinaria verve stilistica lo ha poi reso un perfetto “prodotto” da podcast (un medium simil-radiofonico, gratuito e fruibile all’occorrenza, “applicato” ai nostri smartphone). Suo malgrado, perché i canali digitali non sono amministrati da lui, e per questi non ha neanche mai realizzato prodotti specifici. Alessandro Barbero è inoltre volto familiare ai cultori che lo seguono da anni su RaiStoria.
Il potere della competenza
Tale la sua competenza negli argomenti che tratta, da infondere un carattere particolare alla narrazione. Quel carattere impossibile da esprimere se non si è completamente in ciò che si narra. E che, nel caso del professor Barbero, dà il meglio quando mira a coinvolgere gli astanti, “comunica” la violenza di un evento, o tratta di quelle minoranze che gli stanno più a cuore. Sempre nel più assoluto rispetto delle fonti storiche (che spesso cita a memoria), ma con uno sguardo rivolto all’attualità. In un linguaggio sempre comprensibile, da divulgatore.
Vieppiù, con una chiave di lettura che sottolinea la complessità della realtà e verità, rispettandone quindi la vera natura. A pieno vantaggio delle nuove generazioni che lo conoscono, seguono e apprezzano sui social network (dov’è protagonista di video e di meme), complice anche Il podcast di Alessandro Barbero. Un nutritissimo pubblico di millennial, grazie a lui, coltiva la passione per quella storia che è sempre più cruciale conoscere, per interpretarne gli eventi e correggerne il corso. Poiché ogni singolo cittadino può avere le potenzialità e la facoltà di evitare gli errori del passato solo conoscendolo.