Molecole a base di fluoro definite scientificamente per-e poli fluoroalchiliche, note quali PFAS, pervadono da anni la maggior parte di ciò che maneggiamo quotidianamente e con cui il nostro organismo viene a contatto restandone contaminato. Basti dire che anche le lenti a contatto ne contengono. Sono considerate sostanze inquinanti eterne perché resistenti a tutto, e per un lungo periodo, tranne se esposte a una temperatura di 1000 gradi. L’ambiente ne è pervaso: sono state rintracciate nell’acqua potabile e nei cibi, fino a trasmettersi di madre in figlio.
Stop ai veleni
Questa sera Riccardo Iacona con PresaDiretta ci condurrà nelle zone più contaminate d’Italia e d’Europa, partendo dal Veneto dove la Miteni è accusata di disastro ambientale per averne prodotto per oltre 50 anni. In Piemonte l’azienda belga Solvay ne produce ancora; in Toscana Greenpeace ha individuato distretti industriali che di PFAS contaminano le acque superficiali. “E poi nelle Isole Faroe, tra Gran Bretagna e Islanda, dove molti abitanti presentano tracce di PFAS nel sangue e dove il maggior esperto di queste sostanze, Philippe Grandjean sta conducendo una ricerca sugli effetti sul corpo umano”.
La bancarotta dell’epoca moderna
Sulla pericolosità di queste sostanze si è interrogata l’Unione Europea: Norvegia, Svezia, Germania, Paesi Bassi e Danimarca hanno chiesto che i PFAS vengano vietati in blocco, e questo potrebbe avvenire dal 2026. L’Italia non si è pronunciata in merito, nonostante sia uno dei Paesi europei più inquinati. Migliaia di persone che vivono nelle zone contaminate soffrono di patologie anche mortali e l’industria sta cercando di correre ai ripari con nuove tecnologie alternative. Ma liberarsi da queste sostanze tossiche non è facile. È stato infatti stimato che bonificare fiumi e terre contaminati richiederebbe un costo così alto da indurre Stéphane Horel, giornalista di Le Monde, a definire l’inquinamento da PFAS “la bancarotta dell’epoca moderna”.
Stop ai veleni è un reportage di Riccardo Iacona, cui hanno collaborato Teresa Paoli, Paola Vecchia, Giuseppe Laganà, Raffaele Marco Della Monica, Fabio Colazzo, Matteo Delbò; in oda questa sera alle 21.20 su Rai3, e in streaming su RaiPlay.