Alessandra Todde, ingegnera informatica di Nuoro, deputata e già viceministra, è la nuova presidente della regione Sardegna, eletta dopo uno spoglio agonizzante durato oltre 24 ore.
Todde, sostenuta dal Movimento Cinque Stelle, dal Partito Democratico e dall’alleanza Verdi-Sinistra, ha battuto il candidato della Destra Paolo Truzzu – sindaco di Cagliari, voluto espressamente dalla premier Giorgia Meloni – surclassando Renato Soru, appoggiato da Azione, Italia Viva e Rifondazione Comunista, artefice di un fiasco conclamato alle urne sarde.
La vittoria della candidata del Centrosinistra, già vicepresidente del M5s, è doppiamente storica: non soltanto Alessandra Todde è la prima presidente della Sardegna ma è anche la prima esponente del Movimento Cinque Stelle a conquistare il governo di una regione. Il risultato rafforza così le possibilità di alleanza tra il M5s di Giuseppe Conte, Elly Schlein e le forze di Sinistra e getta scompiglio nella coalizione di Destra, che vede il candidato imposto dalla Meloni non aggiudicarsi la vittoria e la Lega di Matteo Salvini crollare nell’isola (dopo il trionfo cinque anni fa di Christian Solinas), battuta da Forza Italia.
Chi è Alessandra Todde
Ingegnera e top-manager di livello internazionale, Alessandra Todde, prima della militanza nel Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, e della carica di viceministro per lo sviluppo economico, è stata fra le 50 professioniste più influenti in campo tecnologico nel mondo.
Con una spiccata sensibilità per tematiche d’interesse sociale come l’equità, la tutela dei beni comuni (come, per esempio, l’acqua), istruzione e sanità, la lotta alla precarietà, uno sviluppo socialmente responsabile e la lotta contro il cambiamento climatico, Todde ha conquistato la presidenza della regione Sardegna con un programma di stampo europeista, ecologista, progressista, protezionista (ha collaborato con il Ministero del lavoro alla definizione di norme anti-delocalizzazione per scongiurare le chiusure di attività produttive senza un percorso ordinato o un piano sociale condiviso, come accadde con la GKN).
Ha ricoperto la carica di vice-presidente del Movimento 5 Stelle nel 2021 prima di diventare vice ministro per lo sviluppo economico.