Una recente analisi di Aldo Grasso su due tra le fiction Rai di maggior successo del momento evidenzia come ormai il pubblico si differenzi in relazione al mezzo di intrattenimento che sceglie: il pubblico anziano segue le fiction in tv, i giovani preferiscono lo streaming. A tutto vantaggio della rilevazione dei dati d’ascolto Auditel che ne riportano la somma. Le due fiction che il critico televisivo del Corriere della Sera prende in analisi sono Il metodo Fenoglio, interpretato da Alessio Boni e Un professore che, per la sua seconda stagione, è sempre incarnato da Alessandro Gassmann.
Dati alla mano, Il metodo Fenoglio lunedì 27 novembre ha raccolto, tra prima serata e streaming, 4.136.000 telespettatori con uno share del 20,8%. Share superato dal secondo episodio (20,9%) nonostante un calo di telespettatori (3.413.000); che si sommano ai 150.000 che ne hanno visto le prime puntate in streaming su RaiPlay.
Ancor più significativa è la quota incrementale de Il professore 2. “A novembre”, scrive Grasso “i due episodi intitolati Eraclito e Bergson hanno raccolto un ascolto in streaming di oltre mezzo milione di persone. Si tratta, ancora una volta, di «ascolto incrementale» rispetto a quello raggiunto nel giorno della messa in onda: i primi quattro episodi della serie, infatti, in onda nel tradizionale giovedì-fiction, hanno raggiunto 3.551.000 spettatori (19,5% di share). Un dato già molto rilevante, che dovrebbe tenere in considerazione anche di quel mezzo milione dello streaming su RaiPlay. Quel che emerge è una certa polarizzazione negli spettatori: il rituale del palinsesto raggiunge, con Un professore 2, un pubblico adulto/anziano, con però ottimi share anche fra i 15-24enni (17,8%). Che guardano le serie on-line”.
Il valore del testo
E l’Auditel, com’è noto, resta il miglior sistema, prossimo alla scientificità, per valutare la performance di un programma televisivo. Ma c’è un altro fattore legato al successo di queste due fiction su cui val la pena soffermarsi: la qualità della scrittura. Le due fiction hanno infatti un tratto in comune: Gianrico Carofiglio è autore del soggetto de Il metodo Fenoglio (L’estate fredda), di cui ha curato anche la sceneggiatura insieme a Antonio Leotti, Doriana Leondeff e Oliviero Del Papa. Mentre la seconda stagione di Un professore è scritta da Sandro Petraglia, il pluripremiato regista e sceneggiatore di successo spesso in coppia con Stefano Rulli. Fiction poi sceneggiata dallo stesso Petraglia con la collaborazione di Valentina Gaddi, Sebastiano Melloni e Fidel Signorile. Insomma l’eccellenza – senza togliere meriti ad Alessio Boni e Alessandro Gassmann – sta nei copioni.
Ma se solo facciamo un salto indietro nel tempo, esattamente di 20 anni, ritroviamo gli stessi Petraglia e Rulli, autori e sceneggiatori de La meglio gioventù per la regia di Marco Tullio Giordana. Che – narrando le vicende di una famiglia medio-borghese nell’arco di 40 anni di storia dell’Italia del secolo scorso – incollò al teleschermo più di 6 milioni di spettatori, per quattro episodi, dopo una standing ovation e ben otto minuti di applausi (e il premio della sezione Un certain regard) al festival di Cannes nel 2003, e un successo insperato al cinema.